I carboidrati sono un elemento imprescindibile in ogni dieta bilanciata. Chi li elimina completamente non solo fa un grave errore tattico, perché poi reinserendoli a fine dieta riingrasserà velocemente, ma fa anche un danno alla salute ad esempio portando uno squilibrio glicemico. L’attenzione ai livelli di glicemia è sempre più preso in considerazione dai nutrizionisti.
I carboidrati sono i primi ad essere consumati, sono quell’energia attiva che serve quando facciamo sport e quando abbiamo bisogno di essere concentrati. Uno dei rischi del cancellarli dalla dieta è l’abbassamento dei livelli di attenzione.
Ma cosa e quanto mangiare per non ingrassare?
I carboidrati devono essere circa il 50% dell’apporto calorico giornaliero, preferendo l’assunzione di frutta (ricca di fibre). Quindi rispetto alla dieta mediterranea bisogna riproporzionare un pochino le quantità, riducendole. Non sarà facile, perché alzando velocemente il livello glicemico nel sangue i carboidrati creano dipendenza (soprattutto quelli semplici come zucchero e dolci in genere).
Alimenti come pasta, pane e riso vanno assunti in quantità ridotte e preferibilmente tra la colazione e il pranzo, quando abbiamo bisogno di energie. Ovviamente cerchiamo di scegliere sempre prodotti integrali evitando le farine raffinate: in questo periodo è facile trovare pane di ogni tipo di farina anche al supermercato.
Attenzione a non esagerare con i condimenti!
Vi proponiamo la ricetta leggera di Giulia Siena esperta di “food and beverage” autrice del blog Pizza Fritta a pois
FUSILLI INTEGRALI CON SALMONE E PORRI
130 gr di fusilli integrali;
50 gr di salmone affumicato;
3 cucchiai di olio extravergine di oliva biologico;
30 gr di rughetta;
1/2 porro;
1 cucchiaio di formaggio spalmabile;
sale; pepe.
Affettate il porro e lasciatelo appassire in una casseruola con l’olio extravergine. Aggiungete il salmone a listarelle e lasciatelo soffriggere aggiungendo il formaggio lavorato con un mestolo di acqua calda. A parte lessate la rughetta con la pasta; scolatela e unitela al condimento a base di salmone e porri. Mescolate bene, pepate e impiattate decorando con foglioline di rughetta.
Perfetto anche il giorno dopo da portare in vaschetta in ufficio!
Sono d’accordo con quello che scrivi! Specialmente a riguardo dei carboidrati semplici che donano tanta fibra e zuccheri facilmente assimilabili dall’organismo. Troppi diabetici dicono no alla frutta e sí a un piatto di pasta…ma come?? La ricetta é peró mal combinata e risulterá in una indigestione perlomeno parziale purtroppo 😦 Anche il suggerimento sui condimenti é un ottimo promemoria 😉
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Grazie! Dicci perché non ritieni che la ricetta sia bilanciata e come la modificheresti? Noi ci siamo trovate bene 😉 ma apprezziamo i consigli!
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Io la modificherei con delle verdure fresche di stagione al posto del salmone. In principio perché la pasta sono carboidrati, il salmone proteine. La pasta richiede enzimi alcalini (ptialina) per la sua digestione, il pesce richiede enzimi acidi. Quando enzimi acidi e alcalini entrano in contatto si neutralizzano (semplice reazione chimica), l’indigestione totale o parziale é una conseguenza naturale e ovvia. Questa puó anche passare inosservata, specialmente per gli stomaci ormai “perversi”. Qui un link sulla giusta combinazione degli alimenti ‘;) http://ildragoparlante.com/2014/02/24/la-combinazione-degli-alimenti/
Mi fa comunque davvero piacere incontrare persone aperte su questi temi!
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