Sono diventata molto lazy con sti articoli. Solo che sto facendo la tesi, poi vi sto per scrivere e mi mettono foto di fitgoni in giro, poi questa mattina non la smettevano di farmi lavorare in ufficio. Dico io, non si può più cazzeggiare come una volta.
Ieri mattina mi sono data alla frutta. Fragole e mele, ma tipo due mele e venti fragole. Dopo un’ora avevo fame. Infatti di solito alla frutta ci aggiungo sempre latticini tipo yogurt o ricottina oppure noci (o anche tutto insieme con il miele, diciamoci la verità). Quindi siccome avevo fame mi sono andata a prendere un pezzo di tortino alla ricotta del bar. Se dovete mangiarvi dolci fatelo al mattino, poi fate un po’ di Tiffany la suave che vi sfonda i fianchi e il dolcetto non ci rimane. Evitate i dolcetti come spuntino prima o dopo cena, evitate, massimo massimo una volta a settimana.
A pranzo mi sono presa un mix di verdure da tavola calda, grigliate con du litri d’olio sopra e un bel po’ d’aceto. Ah con patate al forno. Io le patate le mangio, sono piene di cose, mi pare il potassio o cose simili. Saziano e sono buone anche non fritte. Quindi siccome noi i prodotti della terra li mangiamo senza troppi blocchi mentali, siamo più felici e non ci buttiamo su barrette fit di muesli segaturoso con frutta impolverata e gocce di cioccolata che sembrano medicinali.
Mamma mia certe volte apro i blog della gente e vedo che si fa solo ste barrette anche a casa. Non sono buone. Prendi e fatti un ciambellone di quelli sani con farine non raffinate e dolcificanti sani (pare che il miele non debba essere portato a certe temperature che diventa tipo l’olio cioè il male). Come potete notare dalla vaghezza su patate e miele, non mi va di googlare cose neanche oggi. Insomme ste barrette me fanno tristezza, che poi te mangi le barrette per un mese e vedi un bignè di quelli unti e bisunti e te ne mangi otto presa dallo sfinimento (no regà anche i bignè al forno non sono sani, non ci provate).
Per spuntino mi sono finita un’altra mela e i biscotti solidali con l’olio di palma. Oh quelli solidali all’avena niente, non li ho finiti, ne sono rimasti tre. Pure oggi ci ho provato a mangiarli, ma ho preferito sentire lo stomaco che brontolava ( a me lo stomaco fa sempre baccano, avrò un’orchestra rock dentro) e mi pensavo pure “no dai, il pacchetto è aperto da qualche giorno, sai che mosciume che saranno diventati”. E sono rimasti là, i folletti dell’ufficio niente, li snobbano pure loro.
Per cena mi sono fatta mezzo petto di pollo (da sola, lo so era tanto, ma ho bisogno di proteine) l’ho messo in un contenitore di alluminio leggermente inumidito d’olio, ho versato sopra della birra scura e tremila spezie. Il combo migliore di spezie è curcuma, miele e birra, però il miele non si può scaldare troppo e non ce l’ho messo. Accanto zucchine e pomodori bio. Amo le zucchine, erano quelle tonde. Mi sono rifiutata di vedere se fosse la loro stagione. Ogni volta na zucchina diversa con stagionalità diversa dalle altre. Che rottura.
Mi sono allenata subito dopo le dieci ore d’ufficio. Ho ufficialmente le gambe sovrallenate, non riuscivo a correre, massimo di velocità mi sembra 6:20 minuti al chilometro (o chilometri al minuto se mi volete bene). Insomma siccome ho le gambe distrutte ho chiuso con qualche decina di flessioni. Anche ieri e oggi ho fatto le scale in maniera sbilenca e non riuscivo a sterzare con la macchina. Ora vado a ninna, domani pure scriverò tardi, che mi fanno fare consegne di prima mattina.
Forse sta storia dell’emancipazione femminile è sopravvalutata ;-P (ovviamente sto scherzando) #cibosanoperunmese versione femminista ❤
… troppo carini i tuoi “report”!!
🙂
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