#CIBOSANOPERUNMESE…Giorno 7

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Quello che vedete in foto è un cornetto vegano. E che vi credevate che mettevo la foto di una cosa fatta con lo strutto?!

In pratica è senza uova, burro, strutto, latte. E’ aria, ma è aria buona, quindi ieri, che era domenica, me ne sono mangiati due. In pratica uno sgarro non sgarro. Come faccio sempre. Ho avuto la buona creanza di non spuntinare e a pranzo mi sono ridata al pesce e verdure. Perché pagavano i miei, se no col cavolo che mangiavo per due giorni di fila pesce.

In pratica il pesce è l’unica cosa che accetto come surgelato, in alternativa a quello fresco, anche se diciamocelo fa veramente schifo in confronto. Sì, lo so, non si dice schifo legato al cibo, scusate. Certe volte ti capita di mangiare un pesce surgelato che ha come unico sapore l’acqua di mare andata a male (nel caso non riusciate a capire il paragone metafisico, vi invito cordialmente a venire ad Ostia in pieno Ferragosto e ve ne renderete conto) a questo punto meglio provare le lumache di terra.

Di pomeriggio ho spuntinato con un po’ di cioccolata biologica e frutta, che avevo ricomprato la mattina. Ne ho ricomprata tanta, perché è tanto buona. La cioccolata, non la frutta. Ho preso quella alla menta e alla vaniglia. E’ un’esperienza mistica, diversa rispetto ai tortellini alla norcina, ma mistica. Non la puoi mordere e mandare giù, devi sentirne il sapore e pregustare i brufoli.

Alla sera ho creato un’insalata fatta di rucola, grana e pinoli, condita un pochino con il mio solito “oliosaleepizzicodipepe” da accompagnare ad un polletto fatto al forno che mia madre mi aveva lasciato. Era disgustoso. Inutili le rassicurazioni di mamma che l’odore davanti alla rosticceria fosse invitante e quindi che il pollo fosse cresciuto a insetti, vermetti e aria fresca. Era palesemente di allevamento e l’ho lasciato. Dopo cena ho provato la cioccolata alla menta, per verificare se avesse lo stesso sapore che mi ricordavo di qualche giorno fa. Ce lo aveva.

Il fine settimana è stato quindi molto proteico e cioccolatoso (da leggere alla Banderas nelle pubblicità del Mulino). In realtà lo faccio apposta, così quando capita la pasta in tavola calda, me la prendo.

Ieri non mi sono allenata perché questa settimana sarà molto stancante, sia per le ore lavorate che per i doveri sociali di una quasi trentenne. Poi a me piace fare due giorni di rest a settimana se non tre. Ci sono delle settimane che mi alleno di più e altre di meno, tanto il muscolo si forma quando stiamo fermi e per me allenarmi fa parte del mio stile di vita. Non voglio fare quelle cose frenetiche che mi alleno tutti i giorni per sei mesi e poi chi si è visto s’è visto, tanti saluti alla palestra, mi metto il cappotto e non me vede nessuno che mi sono inquartata. Non lo fate. Che tra un cappotto taglia 42 e uno 50 la differenza si vede e si sente quando fate mezza rampa di scale e vi viene l’infarto e due ernie. Se vi volete rimettere in forma allora all’inizio dovete faticare di più, successivamente anche tre volte a settimana vanno più che bene (più passeggiate nella natura e vita attiva…non è che stavate pensando di fare solo tre ore settimanali di GAG e basta, vero?!)

Una settimana è passata del #cibosanoperunmese, per la prossima prometto di mangiare meno cioccolata e più cereali.

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