Sta arrivando la primavera, cosa che odio. Uno non può vivere sotto antistaminici e col fazzoletto vicino al naso. Però devo dire che è la stagione migliore per correre. Tipo si corre nelle condizioni atmosferiche ideali, non hai troppo caldo, non hai troppo freddo, basta un paio di maglie tecniche anche la sera, di giorno ti puoi pure abbronzare.
La giornata di giovedì l’ho iniziata coi pancakes. Se riesce fuori che le uova fanno male (lo hanno smentito di recente) io sono letteralmente rovinata. Amo le uova. Più che altro sta iniziando ad essere difficile trovare del cibo che io non apprezzi notevolmente. Ansomma sti pancakes, prendo una farina, mi ero appena svegliata e pensavo fosse quella integrale, guardo meglio era na cosa scura, strana e senza glutine, ne ho usata pochissima, ho preferito aggiungere la solita integrale bio. Non mi prendete le farine bio dei grandi marchi e raffinate. Perché se è raffinata dentro non ha un emerita ceppa tanto vale prendere quella che costa due lire. I grandi marchi hanno dei problemi deontologici a produrre l’integrale e barano. Pure quelle paste dietetiche, evitatele, sanno integralmente di segatura.
Stavo parlando dei pancakes, non mi chiedete la ricetta che vi picchio (uovo, farina int, latte, cucchiaino zucchero integrale), ce ne stanno mille su internet, a naso se la ricetta prevede strutto, olio fritto, farine raffinate, non è la ricetta giusta. E fatele senza olio ma su una padella antiaderente tipo in granito. Non in teflon che è nocivo e si stacca e lo mangiate. Piccolo trucco che su google non lo trovate. Fate l’impasto piuttosto liquido e i pancakes piccoli, su una padella anche tre e non troppo spessi che dentro rimangono crudi e non vi si girano. Andrebbero girati quando la parte sopra inizia ad avere dei buchetti bollicinosi. Comunque è una di quelle cose che va fatta e rifatta.
Ho spuntinato con cinque biscotti all’olio di palma e una pera, il pranzo sono state verdure al vapore. No vabbè senza esagerare, dovrebbero essere state verdure lesse.
Dopo lavoro tornata a casa mi sono rimangiata una pera e ho bevuto un succo di frutta all’albicocca di quelli viviverde coop. Penso che comunque finiti i succhi di frutta che ho in casa, bio o non bio, di non prenderli più. Mi creano allergie quando li bevo (sì vi giuro sono allergica alla qualunque è un dramma, tipo le banane che mi sono mangiata questa settimana mi hanno lasciato dei segni visibili in faccia, tanto perché ho fatto la spavalda). Cosa ci combinino co sta benedetta frutta che io non la possa toccare, non lo so.
Finirò in campagna con le caprette a coltivare il mio orticello sano, dopo aver esaminato il terreno e scelto quello meno contaminato. E se non mi passano le allergie mollo tutto e vado a vivere a Pechino. Che poi stavo pensando, che i pechinesi non possono fare running visto lo smog che hanno.
Penso che la vita di chi almeno un paio di volte a settimana non dica “ok, mo mi faccio na corsetta” oppure “adesso mi alleno” sia noiosa. Come la mia deve essere noiosa per quelli che fanno le ultramaratone. Le voglio fare pure io. Certe volte ci penso, quando magari sto correndo da un’ora e vorrei farmi la doccia. Mi sento una pappamolla.
La cena l’ho fatta sul tardi, ho grigliato 5 zucchine romanesche, tagliato un pomodoro e una mozzarella e aggiunto un mix di risi integrali. La mozzarella faceva schifo. Io amo il sale, ma questa cavolo l’hanno prodotta in una miniera di sale. Vi dico solo che non ho salato per niente il resto.
Come allenamento mi sono fatta Killer di Ewa e dieci minuti di Sekret, non volevo superare l’ora di allenamento.
Se questo articolo vi sembra un tantinello sconclusionato, non preoccupatevi, è sconclusionato. Sono stanca e snervata. Appena finisco di scrivere mi nascondo dietro al computer e mi faccio una pennica. Se qualcuno mi becca faccio finta di stare male, che me frega. Dormire è importante.
#Cibosanoperunmese scritto come solo di venerdì si può scrivere. Baci a tutte. Mangiate sano ed allenatevi, che io la pennica la faccio per fare bene Ewuccia dopo.