So bene che molte di voi aspettavano questo articolo, ma mi sono dovuta armare di pazienza per trovare una formula chiara per spiegare questi concetti complessi.
La domanda da cui partiamo è: PER DIMAGRIRE È MEGLIO RESTARE IN FASCIA BRUCIAGRASSI? Che spesso viene presentata sotto la forma alternativa PER DIMAGRIRE È MEGLIO CAMMINARE O CORRERE?
Di solito l’esperienza porta a una consapevolezza maggiore, ma io voglio che sia un concetto chiaro a tutti fin dall’inizio.
Partiamo dalle basi.
Cos’è la fascia bruciagrassi? Conosciuta anche come Zona lipolitica è quel range di battito cardiaco in cui c’è una maggiore ossigenazione muscolare e pertanto si consuma una maggiore percentuale di grassi durante l’allenamento.
Come si calcola? È diversa per ognuno, la formula è collegata all’età. Bisogna individuare la frequenza cardiaca massima che si calcola semplicemente sottraendo l’età a 220.
Io che ho 30 anni ho la frequenza massima a 190=220-30.
Il range di battito della fascia bruciagrassi è tra 65 e 75% della FCM (frequenza cardiaca massima). Quindi nel mio caso è
0.65×190= 123.5
0.75×190=142.5
Quindi per consumare una maggiore percentuale di grassi durante l’allenamento dovrei rimanere tra i 123,5 e i 142,5.
Io raggiungo questo livello di battiti praticamente facendo una passeggiata/ salendo qualche gradino/ leggendo una notizia scioccante sul giornale.
Mentre corro i miei battiti sono sui 160/170 al minuto.
secondo voi in quale dei due casi ho consumato di più? E in quale dei due casi ho consumato più grassi?
L’errore di calcolo sta nel pensare alle percentuali come alle quantità:
Se cammino mezz’ora consumo 150 calorie
Se corro mezz’ora ne consumo 260.
Se anche mettessi in conto che durante la camminata consumo il 50% di grassi (che poi bisogna vedere se è vero) consumo 75 calorie di grassi. Se correndo consumo il 30% di grassi ne consumo 78. Come vedete a fronte delle calorie consumate si consumano più grassi correndo, semplicemente perché si consumano più calorie.
Senza contare che se corriamo 40 minuti attiviamo comunque un maggiore consumo di grassi a fine allenamento, aumentando ulteriormente i benefici, e che le 110 calorie in più che ho consumato di carboidrati (o quello che è) sono comunque grasso che ho evitato di far depositare.
Inoltre, correndo nella fascia allenante (cioè con i battiti oltre la fascia bruciagrassi senza arrivare alla fascia anaerobica in cui non c’è ossigeno) miglioriamo la nostra prestazione, appunto ALLENANDOCI cioè rendendo il nostro corpo più resistente agli sforzi. In questo modo abbassiamo il battito cardiaco, ossigenando di più la muscolatura anche mentre facciamo sforzi più intensi.
Allora qual è il metodo migliore per dimagrire?
La scienza è sempre più convinta che l’allenamento ideale sia l’interval training. Cioè un allenamento che alterna battiti altissimi a brevi momenti di recupero.
Inoltre ricordiamo sempre che l’allenamento funzionale, cioè quello che costruisce la muscolatura (pilates, fitness, circuiti, pesi eccetera), aumentano il consumo di calorie a riposo. Il muscolo consuma quasi il doppio delle calorie della carne floscia.
Ora basta raccontarsi cavolate e filate a sudare sul serio. Non avete più scuse.
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