Questo è l’ultimo articolo della rubrica #cibosanoperunmese, spero di esservi stata utile. Il mio intento non era quello di darvi ricette o suggerimenti giorno per giorno da seguire come un mantra, ma ho fortemente voluto farvi capire il modo di pensare di una persona che mangia sano. Soprattutto lo studio che c’è dietro, io sono cresciuta in campagna e mia madre è una salutista, ma non è bastato e mi sono dovuta educare per mesi. Oltre lo studio ho voluto sottolinearvi che lo sgarro non va vissuto come un divieto assoluto scritto sulle tavole di Mosè, anche perché ragazzi miei, conoscendo l’essere umano, non appena capite di star facendo peccato, vorreste già rifarlo. Ecco, uno sgarro a settimana non è peccato. Anche all’interno della giornata cercate di non mangiare più di una pietanza fuori luogo (ovvio che intendo na pietanzina ina ina, se te magni na cofana de spaghetti alla carbonara e poi solo insalatine rientriamo nel modus operandi di chi ha disordini alimentari).
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#CIBOSANOPERUNMESE…Giorno 12
Prima o poi sbaglierò giorno, lo so. Oggi stavo scrivendo 21, così sarebbero mancati nove giorni e avrei potuto ritornare alla sugna. Questa è una cosa che ci tengo a specificare. Non funziona così. Non è che potete mangiare sano solo quando Venere è in Marte e Saturno sorride storto. Si mangia sano sempre. Per quanto possibile facendo le cosette con le proprie manine. Certo se poi state lavorando settordicimila ore settimanali, avete casa che deve essere ripulita, vi state allenando per la maratona etc etc, allora ci sono i bei negozietti bio che ogni tanto vi cito. Ve li citerei di più , ma non mi regalano tortini al farro gratis, quindi s’attaccano.
#CIBOSANOPERUNMESE…Giorno 10
Esercizio di memoria, dicevo. Come no. Mi sono dovuta rivedere le foto sul cellulare per ricordare quello che avevo mangiato ieri. Si sente che ho superato le trenta ore in ufficio. Tornata a casa, ieri sera, mi sono messa a dormire, ché questo sarà un weekend lungo di baldorie e la sveglia suonerà al più tardi alle otto del mattino.
Volersi migliorare significa volersi bene
Spesso leggo su facebook di ragazze che pubblicano con nostalgia vecchie foto in cui si vedono più magre, lamentandosi dello stato attuale.
Contemporaneamente ho la home invasa da post di ragazze che difendono le forme e lottano per il loro diritto alla carbonara, criticando chi a loro avviso tortura la femminilità mangiando foglie d’insalata come le caprette. A volte sono le stesse ragazze a pubblicare entrambe le cose. Continua a leggere